Intervista ad Annina Nosei



Dal liceo all'università


Parlando di suo padre, Angiolo, Annina Nosei descrive un episodio accadutole al liceo, che ha avuto un impatto sulla sua formazione, fino a farla approdare all'Università La Sapienza di Roma.

soggetti:
formazione

persone citate: Nosei, Angiolo [padre] ; Argan, Giulio Carlo [docente, storico dell'arte]

enti e istituzioni:
Liceo Classico Terenzio Mamiani (Roma); Liceo Classico Virgilio (Roma); Università La Sapienza (Roma)

trascrizione:
F.C.: Una prima domanda che ti faccio: partiamo proprio dall'inizio, quindi dalla tua famiglia e in particolare da tuo papà, Angiolo Nosei, e poi la storia dello zio, Giorgio Pasquali.
Quanto sono stati influenti per te? Cosa ricordi? Quali momenti?

A.N.: Mio padre, Angiolo Nosei, era un professore molto severo. Quando io al terzo liceo, insieme al mio amico - ora mio avvocato - Renato Mariani, portai un gatto in classe, in quegli anni era una cosa terribile e quindi mi hanno espulso dalla scuola, il liceo Mamiani. Allora mio padre, che era cattivissimo e severissimo, poteva arrabbiarsi molto, ma siccome era molto intelligente, avendo capito che io avevo fatto questa stupidaggine, mi ha detto che mi avrebbe mandato come ospite al suo liceo, il Virgilio. Presi anche delle lezioni speciali e così sono passata bene alla maturità. E ho cominciato a studiare all'Università di Roma con Giulio Carlo Argan, professore di storia dell'arte.