Intervista ad Annina Nosei



Parlando di arte con Giulio Carlo Argan, Emilio Villa e Claudio Cintoli


Fra le persone con cui Annina Nosei discorreva di arte, sin da giovanissima, ci sono Giulio Carlo Argan, Emilio Villa e soprattutto l'amico Claudio Cintoli, con cui rimane in contatto anche dopo il trasferimento negli Stati Uniti

soggetti:
formazione; insegnamento

persone citate: Argan, Giulio Carlo [docente, storico dell'arte] ; de Fràncovich, Géza [docente, storico dell'arte] ; Villa, Emilio [critico d'arte] ; Cintoli, Claudio [artista] ; Delaunay, Robert [artista] ; Weber, Paolina [figlia]

enti e istituzioni:
Università La Sapienza (Roma); St. John's University (New York)

trascrizione:
F.C.: E invece ci puoi dire qualcosa di più sul tuo rapporto con il professor Giulio Carlo Argan?

A.N.: Non mi viene in mente.

F.C.: No?

A.N.: No. Insomma, ero amica di famiglia, della figlia, della madre era un signore molto lento quando parlava, ma le sue idee, soprattutto quelle scritte, sono brillantissime, chiare.

C.Z.: Altri storici dell'arte romani medievisti? Géza de Fràncovich?

A.N.: Ah sì, certo!
Dopo la laurea si doveva fare anche un extra esame su tutto... insomma, ero un po' preoccupata da questo. Mi ricordo che, appunto, a pranzo con (Giulio) Carlo Argan ho incominciato a parlare di Delaunay e tanto ne ho parlato che poi all'esame mi hanno chiesto quello.
Poi c'erano tanti altri professori, ma il tempo è passato, non mi ricordo più.
C'era anche, con cui parlavo dopo, il poeta e critico Emilio Villa.

C.Z.: Ecco, questo è interessante! Ci dice qualcosa di più? Lei lo ha conosciuto bene Emilio Villa?

A.N.: No, bene no. Io semplicemente l'ho conosciuto.
Ho delle lettere dell'artista Claudio Cintoli, che parlava molto di... che era più vicino a Emilio Villa.
Claudio Cintoli giovanissimo, quando io ero ancora ero al liceo, è il primo che mi ha fatto vedere la mostra di Pollock al Museo d'Arte Moderna.
Col tempo è diventato un professore di scuola molto bravo. Ha continuato a insegnare.
Quindi, anche se era solo un amico un po' più grande di me, forse è lui che mi ha portato all'arte contemporanea, prima di (Giulio) Carlo Argan, perché ero ancora al liceo quando Claudio Cintoli mi ha fatto vedere gli artisti moderni.
Poi è venuto anche a New York, dove insegnavo. Mi ricordo che in un momento che non potevo più andare a scuola a insegnare, perché stavo facendo una figlia, Paolina Weber, ho dato la mia classe a lui come supplente.
Insegnavo alla St. John's University.