Intervista ad Annina Nosei



L'amicizia con Gino De Dominicis


Annina Nosei racconta alcuni episodi legati alla sua amicizia con Gino De Domincis.

persone citate: De Dominicis, Gino [artista] ; Mirri, Sabina [artista] ; Duchamp, Marcel [artista] ; Hopps, Walter; Weber, Paolina [figlia] ; Sargentini, Fabiana [figlia di Fabio Sargentini e Anna Paparatti]

enti e istituzioni:
Biennale di Venezia

trascrizione:
F.C.: E senti, c'è un altro artista italiano di cui non abbiamo parlato. È un'amicizia anche molto precedente: è Gino De Dominicis, giusto?

A.N.: Grande amico mio. Lui era molto amico anche di Sabina Mirri e quindi, quando io andavo a Roma, vedevo Sabina e anche moltissimo Gino.

F.C.: Raccontiamo l'episodio dell'orologio...

A.N.: Allora io e Gino siamo andati a Parigi in treno perché Gino non andava in aeroplano. Arrivati là io ho detto: "Voglio comprarmi un orologio di Cartier". Allora sono andata da Cartier e ho comprato un orologio tondo. Poi c'ho ripensato, e la mattina dopo che dovevo vedere... verso mezzogiorno con Gino ci incontravamo a un bar... arrivo con questo orologio quadrato. E Gino ha detto: "Ma che hai fatto? L'hai cambiato? Perché l'ha cambiato?"
"Perché mi piaceva questo quadrato".
"Ma adesso come fai? Le lancette sbatteranno agli angoli e non potrai mai sentire il tempo".
Dico: "Ma che dici?".
Gino ha un'opera che tira nell'acqua dei sassi e non c'è mai riuscito a fare i quadrati, faceva sempre dei tondi.

F.C.: E quindi si opponeva al tuo orologio quadrato, anziché tondo. E poi c'era anche un'altra storia che mi avevi raccontato di Gino De Dominicis.

A.N.: Te ne ho raccontate tante, ma non me le ricordo più.

F.C.: Non era quella di una Biennale in cui lui era terrorizzato?

A.N.: Ah, te l'ho raccontato. Era arrabbiatissimo con la donna della Biennale che si metteva a piangere fra un po', perché aveva messo quel cubo sopra. Dentro c'è un altro cubo, e lui diceva che la gente andava più vicino e lo rompeva. E stava facendo delle scenate a questa disgraziata della Biennale. Allora l'ho calmato e ho detto: "Senti, è facilissimo, mettiamo un "tape" sopra, abbastanza distante, e questo "tape" a un metro dalla colonnina indica alle persone di non avvicinarsi così tanto".
E questo a lui è piaciuto moltissimo. È andata bene. E questo cubo è bellissimo. Sembra che sia sospeso. Io lo so come ha fatto, e non ve lo dico.
È come ("With Hidden Noise" n.d.R.) di Marcel Duchamp, che non si sa che c'è dentro, sai? Probabilmente Walter Hopps lo sa che c'è dentro.

F.C.: E che persona era Gino De Dominicis in generale?

A.N.: Era molto simpatico, ... aveva delle idee sue, non molto eleganti. Lui era molto elegante, ma è venuto al mare, ad Ansedonia, e voleva andare al mare con una vestaglietta da donna, celestina. Mia figlia e la figlia di Sargentini, che era ospite, volevano far finta che non ci conoscessimo. Si vergognavano. Naturalmente lui voleva andarci tardi al mare, con la bottiglia di vodka. Io già c'ero andata e ritornavo a prenderlo. Era un po' una sagoma. Però era molto intelligente. Era molto simpatico.