Intervista a Dora Stiefelmeier



Le collaborazioni internazionali


Siefelmeier racconta le collaborazioni con artisti internazionali

persone citate: Richter, Gerhard [Artista] ; Genzken, Isa [Artista] ; Förg, Günther [Artista] ; LeWitt, Sol [Artista] ; Hoet, Jan [Storico dell'arte e curatore] ; Vercruysse, Jan [Artista] ; Accardi, Carla [Artista] ; Merz, Mario [Artista] ; Fabro, Luciano [Artista] ; De Cordier, Thierry [Artista] ; Fabre, Jan [Artista] ; Pieroni, Mario [Gallerista] ; West, Franz [Artista] ; Durham, Jimmie [Artista]

trascrizione:
R.P.: Queste relazioni molto internazionali che avete avuto, nascevamo da un clima internazionale che si viveva a Roma negli anni Settanta?

D.S.: Ovviamente il fatto che io parlassi tedesco non era irrilevante. Richter stesso, che siamo andati a cercare, mi disse che se non ci fossi stata io non avrebbe mai accettato perché in Italia aveva fatto delle esperienze che non gli erano piaciute molto. Non era soltanto per la lingua era anche perché io capivo la loro mentalità, poi ovviamente lui era con Isa Genzken all'epoca, con cui poi si è sposato, ed è entrata anche Genzken, poi è entrato Günther Förg , poi Sol LeWitt- che abitava all'epoca a Spoleto- che ha tirato dietro altre persone e ci siamo allargati all'America. Poi abbiamo conosciuto Jan Hoet che era direttore per il Museo(...) a Gent, museo di arte contemporanea, e con lui è nata una grandissima amicizia, e lì sono arrivati i belgi: prima Jan Vercruysse, poi (...) con cui ero già amica e lui lì ovviamente ha sempre invitato Carla Accardi, Merz, Fabro, questi qua, e poi con Jan eravamo amici fraterni, veramente. Così dopo Jan Vercruysse sono venuti Thierry De Cordier , Jan Fabre, insomma i belgi, poi un artista chiama l'altro, a volte in opposizione o in sintonia, questo è normale. Poi Mario ha individuato in tempi non sospetti Franz West, siamo stati i primi in Italia credo, forse B.... prima di noi, ma tra i primissimi a segnalare il suo lavoro quando non era ancora capito, in un altro periodo era venuto con Jimmie Durham. A volte abbiamo, forse, anticipato l'onda con gli artisti, e con l'arrivo di Franz West è arrivata tutta l'Austria. Questa cosa internazionale non era pianificata a tavolino ma man mano un artista portava l'altro.