Intervista a Massimo Piersanti

Roma, 02 luglio 2019
durata: 01:12:17
MP4 colour; montato; sonoro


La documentazione fotografica del lavoro di John Cage all'Espai Poblenou di Barcellona (1991)


Piersanti ricorda il lavoro di documentazione realizzato in occasione della mostra di John Cage all'Espai Poblenou di Barcellona (1991)

persone citate: Cage, John [artista]

enti e istituzioni:
Espai Poblenou

trascrizione:
A volte vanno integrate.
Vanno integrate, sono perfettamente d'accordo perché non tutto si può rappresentare bene con
l'immagine. Per esempio il lavoro di John Cage a Barcellona , tanto prende un esempio, fu una
performance e un lavoro pazzesco. A me nella fotografia mancava il suono, era un lavoro
estremamente complesso. Non parliamo della parte sotto dove lui ha messo i suoi quadri, sia pur
distribuiti poi nelle distanze e nella scelta delle varie serie, con dei bigliettini che lui tirava fuori da
un cappello perché era il caso che dettava tutto; il piano di sopra erano 36, se non mi sbaglio,
altoparlanti e più o meno altrettanti fuochi da teatro. Per 4 mesi, tutto era controllato attraverso un
computer, non veniva mai ripetuta la stessa luce, mai ripetuta la stessa situazione. C'erano sei sedie
che ogni pomeriggio venivano cambiate di posizione, quindi illuminate in maniera diversa
continuamente, e il suono erano delle letture di un testo di Thoreau sulla rivolta civile, che
parlavano della guerra fra gli Stati Uniti e il Messico, però recitati o letti con una dissociazione di
tempo, per cui l'effetto era di un enorme mantra, non riuscivi a distinguere quello che si diceva. È
chiaro che se non descrivi quello che è successo le foto non bastano di per sé. Diciamo che la
fotografia è una componente a volte migliore del racconto orale, a volte inferiore, a volte può dare
anche delle impressioni ingannevoli, su questo sono d'accordo. Col passare del tempo è logico che
ci chiediamo "Cosa ho fatto? Cosa significa ha significato fotograficamente? Cos'è la fotografia
rispetto a tutto quello che ho documentato?" Lì ci sarebbe da fare un discorso molto lungo.