Intervista a Ruggero Savinio



Ruggero Savinio si avvicina all'arte


Ruggero Savinio decide, in giovane età, di prendere lezioni di disegno e pittura prima da suo padre Alberto e poi dallo zio Giorgio de Chirico, emergono dal racconto affinità e differenze caratteriali tra i due fratelli.

soggetti:
pittura

persone citate: Savinio, Ruggero [artista] ; Savinio, Alberto [artista] ; de Chirico, Giorgio [artista] ; Bartoli di Natinguerra, Amerigo [artista]

trascrizione:
G.T.: Tu hai iniziato a disegnare e dipingere non professionalmente sotto Alberto Savinio e dopo Giorgio de Chirico. Prendevi delle lezioni da tuo zio?

R.S.: In realtà sotto non è il termine esatto perché mio padre era tutto fuorché didattico. Era molto incoraggiante, anche troppo a volte, era quasi imbarazzante perché lodava i disegni che faceva suo figlio, cioè io, quindi questo mi ha instradato in qualche modo naturalmente alla pittura. Capisci? Quando però ho pensato che avrei voluto avere un insegnamento vero e proprio, ho pensato per un attimo da chi andare. Avevo pensato anche a Amerigo Bartoli di Natinguerra, ad esempio, che era un amico di casa, però poi la cosa più ovvia era andare da mio zio Giorgio de Chirico. Anche lui, come mio padre, non era didattico, ma soprattutto aveva una grande tale maestria e una tale idea alta della pittura, che poteva essere anche scoraggiante e un po' mi scoraggiava.

G.T.: Era severo?

R.S.: Severo insomma, non era uno che ti faceva grandi lodi, però mi dava delle indicazioni giuste e soprattutto mi sono tornate utili dopo molti anni.

G.T.: Giorgio de Chirico dalle interviste che oggi è possibile vedere, era un uomo molto ironico, taciturno ma ironico. E' vero?

R.S.: Sì, ironico. Taciturno fino a un certo punto. Anche mio padre era ironico, erano molto simili, anche se mio zio de Chirico è, dei due, quello più famoso per la sua ironia. Però tutto sommato credo che anche lui fosse uno non particolarmente allegro, cioè aveva un'ironia che comunque manteneva le distanze non solo dalle persone ma dalle cose in sé.