Intervista a Lamberto Pignotti



La sinestesia


Pignotti racconta del suo progetto elaborato nell'ambito della sinestesia

persone citate: Molière; Marinetti, Filippo Tommaso; Moorman, Charlotte; Sorcinelli, Filippo; Joyce, James; Manciunas, George; Collodi, Carlo

enti e istituzioni:
Festival di Fluxus; Festival di Spoleto; Festival dei Due Mondi (Spoleto)

trascrizione:
R.P.: Per concludere un po' questa chiacchierata che abbiamo fatto, abbiamo parlato molto del passato ma ti volevo fare una domanda invece, mi dicevi che stavi lavorando e progettando nell'ambito della sinestesia, che tu hai sempre praticato nel fare appello ai vari sensi, al profumo. Quello che ti sta interessando di più, mi dicevi ieri, era proprio questo rapporto con il profumo.

L.P.: Sì, partendo dalla sinestesia di cui ho fatto un libro nei primi anni Ottanta, della sinestesia non ne parlava mai nessuno poi come quel linguaggio in prosa che non conosceva quel protagonista di Molière, c'era la sinestesia, il rapporto fra i vari sensi, quindi va esplicitata e concettualizzata. Uscite delle lettere e dalle figurazioni avvengono con (...), (...), con il dolce stilnovo o in altri ambiti, però in queste mie fuoriuscite, e anche altri, sono entrato nella zona del gusto dando da mangiare, nella zona del tatto con poesie tattili in vario modo, anche con performance. Il profumo è sempre stato più difficile perché non lo trattieni, ci aveva provato anche Marinetti, bisogna mettersi in una stanza, se annusi un profumo ne puoi annusare altri due o tre e poi quelli spariscono quindi il problema era il come. Metaforicamente sì, io negli anni Sessanta avevo trovato quando usavano i calendarietti profumati dei parrucchieri su cui facevo delle piccole poesie visive, andavo da Charlotte Moorman per il Festival di Fluxus perché era piccola e si poteva usare come un multiplo, una fotografia e queste ultime costavano così tanto che uno mandava delle piccole poesie visive a Moorman altrimenti nei Festival Fluxus non avevano la casella sulla poesia infatti in uno dei manifesti di Maciunas c'era scritto Lamberto Pignotti. Altri li abbiamo tentati nelle performance, per esempio in Poesie e no qualche volta si finiva questa manifestazione, che iniziava con l'Inno alla gioia, e finiva spruzzando un anti odorifico, quelle cose che si spruzzano per mandare via i cattivi odori, qualche volta delle vecchie cartoline con i fiori.

R.P.: Perché in Poesie e no c'era una struttura in qualche modo, che ripetevate quasi sempre, una specie di scaletta?

L.P.: Sì, deve essere stata pubblicata, avevamo un copione. Infatti io mi ricordo che al Festival di Spoleto prendo il giornale del giorno, in cui si riferisce che gli americani stavano defogliando le foreste del Vietnam ecc. ecc., io capovolgo la cosa e leggo questo articolo dicendo che i Vietnamiti hanno invaso la California e stavo defogliando la California, queste erano le idee. Alcune erano state riportate da una rivista Nuova corrente però dovrei cercare.

R.P.: Poi te le richiederò.

L.P.: Questo copione dovrei trovartelo, forse è proprio quello usato per il Festival dei Due Mondi in cui c'era questa notizia sulle foreste del Vietnam defogliate in cui invece erano i vietnamiti che andavano a defogliare le foreste in California, però da dove eravamo partiti?

R.P.: Dal profumo.

L.P.: Sì, dunque dall'anno scorso, questo sarà il secondo Festival dedicato alla sinestesia a Mondolfo, comune vicino a Pesaro dove andiamo l'estate, e per questo forse il contatto è stato facile ma anche perché lì a Mondolfo hanno visto che mi sono occupato di sinestesia, quest'anno dedicheremo una mostra più attinente, mentre in genere è metaforico e allegorico questo rapporto questa volta si cerca...perché Filippo Sorcinelli è un magnifico organista, bravissimo, ed è un produttore di profumi strani, di incenso, di nebbia, e quest'anno faremo una mostra, non ti dico come, il prossimo mese dedicata a tutta la sinestesia. Un'altra cosa che avevo fatto sul profumo, e che verrà attuata e che ho scritto in un raccontino che ho fatto, quel libro con cui mi hanno premiato a Capalbio, Giochi d'arte Giochi di carta (...) in cui descrivo la visita guidata agli odori di una città.

R.P.: Questo in che anni?

L.P.: Quando l'ho scritto?

R.P.: Sì.

L.P.: Dunque, non so se tu ce l'hai quel libro di poesie, quello fatto da....se non ce l'hai te lo cerco. Sono cinque, chiamiamoli raccontini, però presi usando il linguaggio di Joyce, di Collodi, che in qualche modo partecipano a questi aspetti sinestetici, e in questi raccontini, quello dedicato al profumo è questa visita guidata agli odori di una città, qui c'è il forno, qua il fioraio, qua la latrina, e la faremo quest'anno a Mondolfo su questo schema.

R.P.: Io direi che possiamo concludere qui questa intervista, se per te va bene e ti ringrazio tantissimo Lamberto per tutte queste informazioni che ci hai dato.