Intervista a Luca Patella



Il Museo Laboratorio della Sapienza e le azioni irrealizzate


Patella parla della sua mostra al Museo Laboratorio alla Sapienza di Roma e di alcune azioni ideate e mai realizzate

persone citate: Duchamp, Marcel; Diderot, Denis; Rubens, Pieter Paul; Patella, Luca; Apollinaire, Guillaume

enti e istituzioni:
Museo Laboratorio (Sapienza); Artforum; Palazzo delle Esposizioni

trascrizione:
R.P.: Un'altra cosa che ti volevo chiedere, al Museo Laboratorio tu hai donato uno dei tuoi letti diciamo duchampiani.

L.P.: Due, una coppia di letti.

R.P.: Ce ne puoi parlare?

L.P.: Sì li trovi anche su Artforum (prende in mano una cartolina) Dunque, avevo notato che questo Apollinaire ….. questa barra non raggiunge...no? Notai questo sul lungomare mentre sfogliavo un libro, allora decisi di costruire questo letto; ne ho fatto uno right, rettangolare, e uno wrong, sbagliato in cui la barra raggiunge questo punto (continua a indicare la cartolina) ma è fatta in modo tale che, un po' rastremata, poi anche sporcata un po' con la grafite in maniera tale che non si veda che è più o meno illuminato, tutto fatto anche molto artigianalmente e in modo tale che per terra c'è un cerchio "stand here". Se sei più piccolo stai in piedi più avanti, ci sono addirittura 1,70, 1,30, ti metti in piedi lì e guardi due letti uguali, right e wrong, spostati e girati dall'altra parte e vedrai tutto sballato perché questa barra va a finire qui ed è tutto fatto in modo che sembri da un unico punto di vista così, perfetto. Allora si può dire che Duchamp l'abbia fatto apposta, no io penso che sia proiettivo perché di Duchamp dice ….. "i ready-made sono scelti in tutta libertà", ma quando si fa un test di scelta psicanalitica si sceglie in tutta libertà, senza associare a niente ed è proprio così che proietti qualcosa che è nascosto. Le opere di Duchamp sono autoproiettive, no che non sono condizionate, e l'inconscio dove sta? Lo ha condizionato. Allora dice che "non è importante il ready-made", il ready-made è molto importante ma non perché sia scelto in tutta libertà e allora qui dovrei ampliarmi perché ho fatto una mostra che si chiama Dan Den Pir Duch,.....Diderot e Duchamp sverniciati.

R.P.: Ossia sverniciati?

L.P.: Perché qui dice ….. Duchamp qui ha corretto (indica la cartolina ) "Apolin", qui c'era scritto Sapolin, smalto Sapolin, era una réclame dello smalto.

R.P.: E tu come mai hai inserito anche Diderot sverniciato?

L.P.: Beh questo lui lo ha trasformato, è un ready-made aiutato, "Apolinère verniciato" e allora io ho fatto Duchamp sverniciato, la sposa messa a nudi dagli scapoli anche...e allora anche questa scritta qui li ho interpretati..... Diciamo qualcos'altro, la mostra di Anversa erano 700 opere, tre gallerie, un museo di tre piani, la città, la casa di Rubens, delle azioni fatte nella città -alcune fatte e altre non potute fare, ce le ho scritte qui.

R.P.: Hai tutta una parte di azioni che non hai potuto fare?

L.P.: Ma pazzesche.

R.P.: Ad esempio?

L.P.: Qualcosa che...le volevo fare a Palazzo delle Esposizioni ma poi per fortuna non le ho fatte, forse. Patella è molto misterioso perché è sempre nuovo, mysterium con la y, hyster sarebbe l'utero quindi forse c'è un parte femminile un po' isterica, misterica e isterica. I misteria però erano cose degli egizi. Da un lato uno dice tutto questo calderone che sfugge da tutto, un confusionario pazzesco, ma io noto che si fa una confusione pazzesca e si dicono delle stupidaggini, ma non lo noto solo io, anche qualcun altro che ha una formazione scientifica nota che nel linguaggio comune trapelano molto cose e si dicono delle stupidaggini assolutamente pazze e fuori luogo. Allora io da un lato sono catarifrangente, rivolgente, dall'altro spacco i capelli in 444 parti. Per esempio la lettera greca mi (Mµ) indica millesimo di millimetro, una misura molto piccola ma questa misura per le distanze intraatomiche è enorme, è come misurare una pulce con un chilometro. I micron per le distanze interatomiche non sono assolutamente sufficienti bisogna andare molto sotto, figurati nelle distanze intraatomiche, dentro un atomo protoni, elettroni, ma lì ancora molto, molto di meno. Ma allora il mondo è così minimo? Per esempio negli anni Trenta si vedevano in cielo degli ammassi globulari, con i telescopi dell'epoca si è visto che sono galassie infinitamente più in là. Uno dice la Terra, il digitale, ma Marte è a un passo, siamo arrivati sulla Luna, la distanza di Marte dalla Terra è dal naso al naso. Marte, Giove, per andare alla velocità nostra ci vogliono dieci anni, solo per Marte ci vuole un anno, ti riempirai di raggi cosmici. Una sonda che hanno mandato intorno a un satellite di Giove, che forse c'è l'acqua, il metallo liquido, hanno girato questo satellite verso la Terra e si vede una stellina microscopica, da questa distanza -che sarebbe la distanza da un unghia a un unghia stessa- la Terra è diventata una stella microscopica. In questo universo, o universi perché probabilmente sono infiniti, espansivi, non ci capiremo mai niente. Ci sposteremo fino a Marte forse, quello sì, queste cose mi interessano molto e appena c'è qualcosa cerco di guardarle, ma non ci capiremo mai un fico secco.