Intervista a Luca Patella



Le "autofoto" e il rapporto con la psicologia


Patella parla delle "autofoto" e del suo rapporto con la psicologia e psicanalisi.

persone citate: Christo; Calvesi, Maurizio; Le Noci, Guido; Foschi, Rosa; Jonas, Joan; Sargentini, Fabio; Opalka, Roman; Restany, Pierre; Sullivan, Harry Stack; Jung, Carl Gustav; Fromm, Erich; Adler,Alfred

opere:
Autofoto camminanti sbadate, Luca Patella

enti e istituzioni:
Galleria Apollinaire

trascrizione:
R.P.: Sì, ne abbiamo nominate tante.

L.P.: (cambia immagine) Ecco qui c'è Christo con i riccioloni bruni, oggi poverino anche lui è un po' spelacchiato, che ascolta una pianta parlante. (Cambia immagine) Invece questa è una foto fatta da me perché spesso, come ho già detto, le foto le facevo io, con un fish-eye vediamo qui Maurizio Calvesi, questo Le Noci alla Galleria Apollinaire, si adoperano anche oggi questi tappettini.

R.P.: Linoleum.

L.P.: Sì, di gomma anche.

R.P.: Anche nella metropolitana...e qui c'è questo uso del fish-eye che tu hai usato molto spesso, ecco una cosa di cui non abbiamo parlato è che tu hai fotografato tanti altri artisti però...

L.P.: Altri artisti dici?

R.P.: Sì, anche utilizzando proprio il fish-eye quindi sono molto...

L.P.: Sì li Rosa dice "ma perché non fai qualcosa di fotografie d'artista", ma lì ne ho tante anche internazionali. Poi ho queste Autofoto camminanti sbadate che sono dei proto selfie, allora c'è ….. che stiamo parlando e "tic", poi tanti...

R.P.: Joan Jonas mi pare...

L.P.: Joan Jonas, Fabio Sargentini...

R.P.: Beh quella sarebbe una cosa interessante da vedere.

L.P.: Sì, solo che passare, come quell'altro amico, come fotografo degli artisti, uhm...

R.P.: No ma tu hai una carriera tale che non ci sarebbe questa confusione.

L.P.: Il confine è....se tu vorrai occuparti facciamo una cosa molto consistente. La materialità non è sola questa (bussa con il pugno sul tavolo) ma è anche psicologica che non c'è e ci si chiede "dove sta?", però c'è. Siamo pazzescamente condizionati. Tante invenzioni, perché il Canossa, il film, gli obiettivi, tutto fatto da me. Ho detto poco fa come le civette, tutto mio, ma è un'assunzione di responsabilità per agire seriamente.
Io con tutte queste cose non ho lasciato la realtà chimica, strutturale, per andare verso la fantasia e basta, no io continuo a cercare di fare qualcosa di utile, reale, ammesso che la realtà esista come mette in dubbio la psicanalisi, forse la realtà è un miraggio. Però "questo è serve a" una grande tela così in cui si vedono delle gocce, "questo è serve a" poi "si fa così", detto legge? Sì e no, da un lato la detto a me e da un lato mi ribello, da un lato la detto all'altro e da un lato fate vobis, non importa nulla oppure importa molto. Con Roman Opalka e la moglie, eravamo molto amici, ci vedevamo a Venezia poi in Svizzera.

R.P.: Avete mai fatto qualcosa insieme?

L.P.: Dovrei pensarci, le autofoto ce le ho. La moglie portava poi un cappellone... lei è viva invece lui poveretto è morto non tanto tempo fa, non ha finito di fare i muri bianco su bianco, i numeri.

R.P.: Aveva anche le fotografie in cui si è ritratto tutti i giorni dal '72.

L.P.: Sì come no, più voleva arrivare a bianco su bianco e non credo che ci sia arrivato, la moglie credo sia ancora viva. Purtroppo irrimediabile tempus fugit. (Torna alle immagini) Questo è mio padre, questa è la moglie di Le Noci, da questo esce anche la voce di Restany appena giunto da Malpensa. (Cambia immagine) Poi l'arte di amare, soggetti non soggetti, secondo H.Sullivan, uno psicanalista degli anni Quaranta che mi interessava molto e mi interessa perché è ancora in auge mi hanno detto, si dava molto da fare e girava con gli aerei a elica a fare conferenze, poi è morto giovane, giovane insomma a 60-70 anni. Jung era un po' più sedentario, aveva le sue amiche, amanti, allieve e è durato 90 e passa anni. Sullivan era psicologia interpersonale, Jung ciarpame mistico, questo ciarpame misticheggiante no, Jung storico dell'arte e pittore no, Jung trasformazione . Sullivan diceva che non esisteva l'individuo e l'inconscio, ma il rapporto fra le persone, di individui. Individui, ma allora individuazione, Jung, l'inconscio allora le cose si complicano. Il prossimo libro, che ora va in stampa, si chiamerà Canzoniare e amare, è il mio canzoniere? Sì e no perché è anche prendere in giro ma a fini costruttivi. Un amico dice "ma tu mi stai prendendo in giro?" sì, forse, ma sto prendendo in giro anche me stesso. All'inizio di questo libro ci sarà tutto un fascicolo lungo, una premessa tutta scritta a mano che dibatte fra Sullivan, Jung, Fromm, Adler.