Intervista a Luisa Gardini



Il primo contatto con l'arte


Luisa Gardini rievoca la prima volta in cui si era trovata di fronte a un'opera di Jackson Pollock, in occasione della Biennale di Venezia del 1952; e la visita alla grande mostra di Pablo Picasso, ospitata presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma nel 1953. In entrambi i casi era stata la scuola a condurla a queste importanti occasioni espositive.

persone citate: Pollock, Jackson [artista] ; Picasso, Pablo [artista]

enti e istituzioni:
Biennale di Venezia

trascrizione:
E.G.: A sua memoria, qual è stato il suo primo contatto con l'arte?

L.G.: Non ho memorie precise in questo senso. So di essere nata a Ravenna e quindi da piccola sicuramente ho avuto occasione di vedere i mosaici bizantini. Questo è un contatto inconsapevole.
Il contatto consapevole, con l'intenzione di vedere delle cose d'arte legate agli studi, viene dopo, quando sto finendo il liceo artistico. Si parla di un viaggio a Venezia, alla Biennale del ‘52. Eravamo un gruppo di studenti in visita alla Biennale, vediamo il Padiglione italiano. A un certo momento io, non so com'è, forse per istinto, mi allontano dal gruppo e vado a visitare altri padiglioni e càpito - penso non a caso - al Padiglione americano dove, entrando, vedo nell'ala sinistra in fondo un quadro che copre tutta la parete, un quadro enorme, e scopro dopo chi fosse: era Pollock. Forse Number 1. Io non avevo la capacità di lettura di questo quadro. Non si parlava in quel momento di arte americana al liceo, e questa scoperta è rimasta un qualcosa che io ho visto come avevo visto i mosaici bizantini, forse poco di più: una lettura superficiale.

E.G.: Qualcosa che però l'aveva colpita.

L.G.: Sì, mi aveva colpito come qualcosa di molto diverso dal resto e di cui mi mancava la lettura. Ma anche da piccolina mi mancava la lettura davanti ai mosaici. Poi, subito dopo, c'è la visita con la scuola alla mostra di Picasso a Roma. E questo è un grande incontro. Era tutto nuovo. Quasi tutti lavori mai visti pubblicati. C'è l'incontro anche con la scultura di Picasso, che aveva un impatto diverso rispetto alle sculture che si vedevano normalmente nei musei e anche ai gessi antichi - o romani, o greci, oppure di primo Ottocento - che c'erano nell'edificio del liceo.
Dopo questo incontro con Picasso io vengo a vivere a Roma.