Intervista a Luisa Gardini



La ricorrenza del frammento anatomico nel suo lavoro


Luisa Gardini commenta la ricorrenza del frammento anatomico nel suo lavoro, interrogandosi sulle origini di questo suo istintivo interesse.

soggetti:
frammento; anatomia

trascrizione:
E.G.: Il corpo umano è evocato in alcune sue opere, ma sempre in forma di frammento. In particolare si ritrovano con una certa frequenza mani e piedi. Secondo lei, a cosa si lega questo interesse?

L.G.: Adesso mi viene in mente una cosa: il corpo umano che per quattro anni ho dovuto disegnare tutti i giorni. Quindi mi sarò imbattuta nei piedi, nelle mani, negli occhi, nella bocca, ossia negli elementi che determinano l'espressione. Questi sono i punti più difficili, perché le dita dei piedi sono tante e difficili da definire, ma anche le mani…

E.G.: Sono mobili.

L.G.: Sono mobili. Lo sguardo cambia sempre e la bocca anche, quindi è difficile cogliere quel tratto. Forse viene da questo, perché non è che io ci ho ragionato su e me lo sono imposto. È una cosa un po' istintiva, verso un qualcosa di meno decifrabile rispetto al resto.