Intervista a Nini Santoro



L'amicizia con l'artista Nato Frascà, il regista Mario Ricci e con Nello Ponente


Ninì Santoro ritorna sull'esperienza parigina e racconta del suo rapporto con l'artista Nato Frascà e con il regista Mario Ricci. Inoltre, si sofferma sul suo ritorno a Roma e alla continuazione della sua amicizia con Frascà, Ricci e Ponente. Santoro parla anche del teatro di marionette di Ricci.

soggetti:
Ballet di Roland Petit; Gruppo Uno

persone citate: Frascà, Nato; Ricci, Mario; Ponente, Nello; Carbonier , Madeleine; Vian, Boris; Jeanmaire, Zizi; Petit , Roland; Moricone, Angelino; Molli, Mario; Gruppo Uno

trascrizione:
M. R.: In quegli anni a Parigi c'era anche Nato Frascà e Mario Ricci.

N. S.: Ricci è arrivato dopo 3 anni che stavo là sì.

M. R.: Rispetto agli anni parigini tu mi parlavi anche dell'interesse per determinati tipi di musica, del cinema.

N. S.: Eh sì.

M. R.: Era stata una preparazione culturale totale?

N. S.: Lei faceva relazioni pubbliche per Fontana Philips perché aveva lavorato con Boris Vian prima e poi con i Ballett di Roland Petit e Zizi Jeanmaire, e tutta questa gente qua.
Facendo relazioni pubbliche per musicisti li conoscevo tutti, perché si andava ai concerti. Naturalmente andavo ai concerti sempre, e a tutti i concerti ci portavo pure Nato, imbucavamo tutti perché si viveva così. Il mondo era bellissimo e poi a un certo punto arriva a Parigi anche Mario Ricci, di cui ero amico da quando avevamo 14 anni.

M. R.: Mario Ricci ha iniziato come arredatore. In una intervista che hai rilasciato, diceva che in questo passaggio da arredatore ad artista tu hai avuto un ruolo fondamentale, perché gli hai insegnato la prospettiva e il disegno…

N. S.: No, non è vero. Lui non ha mai fatto l'arredatore, metteva a posto gli appartamenti. Lui era un grandissimo organizzatore, anche i fratelli erano coinvolti. Uno faceva il muratore, l'altro si occupava di commercio. Il lavoro glielo aveva insegnato il padre, che faceva il muratore.
Ricci era un toscano, ci teneva sempre a dirlo "io sono toscano!". Noi stavamo sempre insieme con Nato, Mario…
Quando siamo tornati a Roma, siccome questo gruppo di amici me li portavo sempre dietro, stavamo tutti insieme. Io e Nato ci siamo inventati la storia del Gruppo Uno.
Nello Ponente era mio amico, come di Angelino Moricone, grande pittore, Mario Molli. Quando Nello organizzò la Biennale, erano tutti amici miei e Nello li prese in considerazione anche perché erano molto bravi. Come Nicola Carrino. A casa di Ponente facemmo lo spettacolo quello famoso delle marionette di Mario Ricci. Mario Ricci portò un'eredità, perché quando stavamo insieme a Parigi, lui era andato per un periodo di tempo, quasi un anno, in Svezia. In Svezia era stato mandato da amici nostri per lavorare in teatro di marionette.