Intervista a Nini Santoro



Gli artisti del "Gruppo Uno"


Ninì Santoro racconta dei colleghi artisti con cui formò il "Gruppo Uno"

persone citate: Gruppo Uno; Carrino, Nicola; Frascà, Nato

trascrizione:
C. Z.: Senti allora il Gruppo Uno è nato a Parigi?

N. S.: Sì.

C. Z.: Da un'idea tua?

N. S.: Assolutamente sì

C. Z.: E di Frascà?

N. S.: Sì. È nata l'idea di fare qualcosa, altrimenti da soli non si poteva fare niente. Allora con Nato abbiamo messe insieme un po' di mie amicizie e un po' delle sue per mettere insieme un po' di gente. Però prima di questo io ero stato invitato a una mostra a Termoli, dove mi avevano dato un premio. Lì ho conosciuto Nicola Carrino, lui aveva fatto delle cose divertenti con le uova e io appena l'ho viste mi piacquero da morire.
Nicola ha fatto queste cose con le uova, alla ricerca della tridimensionalità. Era molto divertente per me. Nicola aveva il posto fisso a scuola a Grottaglie o Taranto, nel liceo artistico credo. Ma lui voleva staccare e venire a Roma, perché sai a Grottaglie non è che combini niente e difatti faceva concorsi, cose del genere. Prendeva il treno la mattino da Taranto fino a Roma e faceva lezione e poi tornava là, quello che si dice farsi un mazzo da morire.
Facevamo qualsiasi cosa per campare. Un sacco di gente ci comprava i disegni a poco. La gente era bendisposta verso i giovani. Non è che facessimo i soldi però c'erano quelli che arrivavano al sodo e volevano seguire più che altro la moneta facile e seguirono la moda. Io, Nato e gli altri non abbiamo mai seguito la moda, la moda l'abbiamo fatta noi. Invece una parte enorme di gente che seguiva quelli della galleria La Tartaruga andavano un po' alla moda. Facevano la mostra di americani alla Tartaruga e questi seguivano qualcosa uguale.