Intervista a Paolo Buggiani



Riflessioni sul concetto di tempo


Secondo Buggiani esiste un "tempo soggettivo" e un "tempo oggettivo". Partendo da questa idea egli spiega come il "tempo oggettivo" sia alla base di molti suoi lavori, in cui si combinano suggestioni legate a un passato remoto, con aspetti che rimandano alla contemporaneità.

soggetti:
collezionismo; concetto di tempo

persone citate: Gladstone, Barbara (gallerista) [gallerista]

trascrizione:
P.B.: Già in quegli anni mi interessava un po' la situazione della Terra dentro l'Universo. Quindi avevo già ho avuto le prime intuizioni circa che cos'è il tempo che passa e la relazione tra il Pianeta e il nostro tempo soggettivo. Mi è venuta dopo la definizione di due tempi: uno che è quello infinito, che è il "tempo oggettivo"; e il nostro tempo, che è quello di che si misura secondo la nostra vita, di cento anni al massimo. Questo si chiama "tempo soggettivo" e in base al tempo soggettivo ruota tutta la nostra esistenza e il rapporto con gli altri, la storia: però è sempre una cosa piccolissima rispetto all'universo. Comunque, essendo noi abitanti di questo Pianeta, ci riferiamo sempre a questo tempo soggettivo. Quando però uno fa un salto con l'immaginazione e pensa al tempo oggettivo, si rende conto che anche le cose più importanti che sono avvenute qualche anno prima, possono avvicinarsi a quelle della preistoria, perché nella dimensione del tempo oggettivo, quello che è successo negli ultimi Tremila anni può essere visto in un solo piano. E per questo ho fatto anche dei quadri con degli elementi della preistoria che si incontravano con degli elementi attuali.
Ne avevo parlato con una gallerista a New York, Barbara Gladstone. Avevo fatto dei grandi quadri neri con dei frammenti di intonaco pompeiano che si incontravano con le cose moderne, pezzi di statue romane che volavano, e questa Barbara Gladstone - che aveva una galleria abbastanza importante, per questo pensavo che fosse anche lungimirante rispetto a quello che gli dicevo - quando è venuta a studio e ha visto tutti questi quadri neri con le cose che giravano, ha pensato - io penso - ai suoi collezionisti che sarebbero stati un po' spaventati da queste cose. Perché lei ha detto: "Oh, spooky". E allora l''incontro è finito lì. Siamo usciti subito perché mi dava proprio fastidio sentire questa qui, che pensavo potesse leggere queste cose e invece ha pensato subito ai suoi collezionisti che erano più importanti di quello che aveva davanti.