Intervista a Paolo Buggiani



Le gallerie dove espone a New York


Buggiani menziona alcune delle gallerie e degli spazi espositivi underground dove espone o che frequenta maggiormente a New York, ricordando di come vi portasse Enrico Baj e Giulio Turcato, quando essi si trovavano a soggiornare in città.

soggetti:
gallerie; scultura in plastica; erotismo; "Flash Art" (rivista); Street art; "Panorama" (rivista); "La Stampa" (giornale)

persone citate: Baj, Enrico; Turcato, Giulio; Politi, Giancarlo; Eins, Stefan; Oppenheim, Dennis

trascrizione:
M.R.: A New York in questi anni oltre alla mostra da Paul Bianchini dove esponi? Quali sono le gallerie dove presenti le tue serie?

P.B.: Ho esposto anche da Sidney Janis una volta, a una mostra sull'erotismo. Io ho fatto anche delle cose erotiche.

M.R.: Siamo molto interessate anche alla tecnica da te utilizzata per le sculture sottovuoto.

P.B.: Poi c'era Sander, dove ho fatto un paio di mostre. Lui aveva anche Dennis Oppenheim. Poi ho esposto a Emerging Collectors, alla Now Gallery. La Now Gallery mi riporta a un periodo all'inizio degli anni Ottanta dove a New York, nell'East Village e Lower East Side, spuntavano gallerie come funghi. C'erano più di 60-70 piccole gallerie e quando veniva Enrico Baj a New York lo portavo in giro per fargli vedere quello che succedeva. C'era un posto che si chiama Rivington School, sulla Rivington Street. Era un loft vuoto che poi è diventato una specie di scultura in continua evoluzione e lì c'erano due gallerie: una era Freddie (n.d.R.) the Dreamer e l'altra era No Se No Gallery. E quello era uno dei centri dov'è cresciuta veramente la Street art, insieme a quest'altra galleria che stava nel South Bronx che si chiamava Fashion Moda, di Stefan Eins. Allora, quando veniva Enrico Baj ce lo portavo e gli facevo vedere quello che succedeva a New York di interessante. Anche Turcato una volta è venuto e l'ho portato al Pier 34, nel Lower Side e Giulio mi ha detto: "Buggiani, una mattinata con te è come stare una settimana di più a New York".
Una volta è venuto Enrico Baj con Giancarlo Politi di "Flash Art". Allora Politi era affascinato da questo movimento che sorgeva: la Street Art. Baj, che scriveva sempre, mi ha fatto degli articoli su "La Stampa" di Torino e su "Panorama". Quello su "Panorama" si chiamava: "Transavanguardia go home".